Oaxaca si pronuncia uahàka e ci vuole tempo per dirlo correttamente.
Oaxaca è una città bella.
Il blu maya e il bianco delle case dà il piacere di un Messico che si ricorda. Seguono, il magenta, il giallo(ne), il verde acido. La chiesa di Santo Domingo e la Basilica di Santa Soledad. L’arte, la grafica, il cinema, per tutti. Ecco, i fiori dal gambo lungo. I succhi naturali da un litro a pochi pesos. Fragola, ananas, zenzero, curcuma e arancia. Le rivendicazioni politiche sui muri. La cucina oaxaqueña, deliziosa. I mercati, tantissimi. I giapponesi che qui prendono casa. L’artigianato indio: tessuti, tappeti e ceramiche. La Sierra, Monte Alban, Hierve el Agua. Le cantine (le osterie) per bere birra o mezcal. I matrimoni del sabato. E’ la città di Aurelia (la bottegaia), di Gesi e Marx (amici italo-messicani che sognano di vivere a Los Angeles) e di Benito Juarez (il primo presidente indio del Messico indipendente). E’ la città degli insegnanti e delle lotte sindacali. A volte – anzi spesso – qualche omicidio. Le vittime sono taxisti, se no candidati politici, se no giornalisti, se no maestri, se no gente comune. Messico.
Abbiamo vissuto a Oaxaca un mese e mezzo. Felici. Era maggio e giugno del 2018. La stagione delle piogge.
A Oaxaca, Ter-ra consiglia di:
_ Frequentare il corso di disegno dello IAGO (Istituto di Arti Grafiche di Oaxaca). Il sabato, dalle 12.00 alle 14.00, si impara a disegnare il nudo con modello dal vivo. Gratis.
_ Lavorare come insegnante di italiano nella scuola di lingue Language Academy. Paga umile ma gli alunni sono uno spasso.
_ Bere birra e parlare d’amore al El Chato, la cantina (l’osteria) più antica di Oaxaca.
_ Fare sport al Polideportivo. Atletica, calcio, pallavolo, bici, corsa, baseball. Quello che vuoi. Accesso gratuito, aperto anche la domenica.
_ Mangiare alla Jicara, cucina vegana molto buona. Qui si trova anche una libreria molto fornita.
_ Fare lezioni di cardio fitness alla palestra del Parque Llano (15 pesos/70 cent all’ora).
_ Comprare frutta, verdura e fiori al Mercado Sánchez Pascuas (succhi naturali da litro a soli 25 pesos/1,20 euro).
_ Mangiare la torta di cioccolato del Mercado La Cosecha Artesanal (il cioccolato l’hanno inventato gli aztechi, lo sapevi?).
_ Andare al cinema al Teatro Juarez.
_ Visitare il Museo di Arte Contemporanea. All’interno si trovano tre bellissimi alberi con dei rami curiosi.
_ Visitare i numerosi Taller Grafici Indipendenti sparsi per la città.
_ Mangiare il panino vegetariano del Boulenc (strepitoso).
_ Rilassarsi a Hierve el Agua e visitare il sito archeologico di Monte Alban.
_ Venerdì, ascoltare un concerto jazz alla Nueva Babel.
_ Sabato, ballare la cumbia al Archivo de Manguay.
_ Andare al Caffè Brujula o alla Biblioteca di Oaxaca se devi lavorare al pc.
_ Conoscere la storia di Oaxaca visitando il bel museo de las culturas di Santo Domingo.
_ Comprare qualsiasi cosa nei negozi di artigianato o dagli indios per strada.
_ Bere mezcal nella casa del mezcal e scegliere la musica dal Jukebox (10 pesos per 3 canzoni).