Mappa 4

In Perù, abbiamo passato due settimane a Cusco (⇒), a casa di quella che avremo definito poi la nostra famiglia peruviana (Imelda, el Wapi, el Mustafa(⇒)). Masticando foglie di coca contro i sintomi dell’altitudine, abbiamo visitato i siti archeologici del Valle Sagrado, in particolare Moray (⇒), le saline di Maras (⇒), Pisaq (⇒) e Ollantaytambo (⇒), affascinati dalla profonda conoscenza

Pisaq

Le nubi di Pisaq s’appoggiano ai piedi delle montagne andine. Stanno basse, offuscando i gradoni dei terrazzamenti verticali, dove una volta crescevano mais, patate e coca. A 3600 metri sopra il livello del mare. Bisogna andarci con la pioggia a Pisaq, perché le ombre delle vette siano ben scure, le grosse rocce umide e i

Ollantaytambo

Ollantaytambo è una cittadella fortificata del Valle Sagrado, situata a circa 60 km da Cusco, l’ombelico dell’Impero inca. Era un importante centro religioso ed agricolo, rimasto incompiuto con la fuga degli inca all’arrivo degli spagnoli. Ci sono un mucchio di misteri e storie che aleggiano sopra Ollantaytambo. Per esempio, gli studiosi si interrogano sulle tecniche

Machu Picchu

Machu Picchu (in quechua “montagna vecchia”) è la dimora più straordinaria in cui l’uomo abbia mai vissuto. Incastonata, a 2400 m, tra le cime affilate delle Ande, è attraversata nelle prime ore del mattino da banchi di nebbia che offuscano i precipizi vertiginosi. E’ un nido appeso alle vette della Cordigliera, nel grembo della pachamama,

Moray

Di fronte alla perfezione delle forme circolari, situate ad altitudini così alte, tra le vette andine, è facile pensare che sia un’opera degli alieni. Errato! Non era facile per gli Incas (parola quechua che significa <figli del sole>) e per le culture pre-incas sopravvivere ad altitudini così alte, oltre i 3.600 metri. Così inventarono i