Le saline di Maras sono 4.500 pozze di acqua salata che si sviluppano in discesa, nella gola del monte Qaqawiñay, a 50 km da Cusco, nel Valle Sagrado. È un fatto inusuale trovare il sale ad altitudini così alte. Perché? La leggenda narra che il guerriero Ayar Cachi pianse fino a formare le pozze di acqua salata, dopo essere stato trasformato in una montagna, il Cerro di Qaqawiñay. Lacrimó per non essere stato lui a fondare l’impero inca ma il fratello Ayar Manco. La scienza afferma invece che il corso d’acqua dolce, che esce dalla montagna e che viene raccolto nelle pozze, raccoglie il sale di quello che fu un pezzo d’Oceano imprigionato nelle montagne negli anni dell’orogenesi andina, quando le placche si scontrarono.
Il sale per gli Incas era un bene prezioso, serviva in cucina ma anche per conservare le carni, comprese quelle dei corpi mummificati dei defunti. Tuttora la comunità di Maras, proprietaria delle pozze, vive grazie alla produzione e al commercio di sale.
La natura del Perù, trova una soluzione a tutto.